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Come scegliere il giusto tipo di carta per la stampa

C'era chi sosteneva che con l'avvento dei dispositivi mobili e della tecnologia sempre più presente nelle nostre vite, sia a casa che in ufficio, la carta sarebbe ben presto stato uno strumento obsoleto e ben presto non più utilizzato. La realtà è ben diversa, anzi stiamo consumando più carta che mai. Quante volte al giorno abusiamo della stampa? Semplicemente perchè possiamo stampare praticamente qualsiasi cosa anche quando alcune cose potremmo semplicemente segnarcele o ricordarle.

Partendo quindi dal presupposto che non riusciamo a fare a meno della stampa... quale carta dobbiamo utilizzare?

Partiamo dalle basi. Ci sono molti tipi diversi di carta che si adattano nel modo giusto a stampanti diverse. La carta per una semplice stampa di un documento è diversa dalla carta fotografica ed è ancora diversa dal cartoncino e dalla carta adesiva per etichette.


Quello che dovete sapere è che gni tipo di carta è classificato in base a quattro criteri diversi.


1. Luminosità
Una bassa luminosità in carta commerciale a basso costo (o costoso cancelleria specializzato) significa che vedrete diminuito il contrasto tra la carta e l'inchiostro o il toner. In altre parole, i bianchi vireranno verso tonalità più sporche e cupe mentre i neri non saranno scuri ed intensi.

La luminosità è valutato secondo una scala che va da 1 a 100, con 80 che è il più basso grado commerciale e 100 è quello più alto. Tuttavia, non tutti i produttori di carta utilizzano la stessa scala ISO, così mentre i numeri possono non essere direttamente comparabili. La luminosità media per copia della carta è 92, mentre la carta premio può avere un rating di 96 o 97.

2. Opacità

L'opacità è il grado in cui la luce passa attraverso la carta. La maggior parte della carta presenta un certo grado di trasparenza, quindi se si tiene in controluce, si può vedere cosa c'è dall'altra parte. Se la qualità della carta è molto scadente, l'opacità è così bassa che qualsiasi cosa sia stampata sul lato opposto andrà a macchiare anche l'altro lato, anche senza il bisogno di tenerla vicino ad una fonte di luce.

Per questo motivo, la carta a bassa opacità è molto adatta per la stampa fronte-retro. Come con la luminosità, la regola empirica generale: migliore è la qualità della carta, maggiore è la sua opacità. Non c'è nessuna classificazione specifica, anche se molti produttori descrivono i loro prodotti come bassa, media, o carta di alta opacità.

3. Peso
Il peso indica lo spessore della carta. La carta spessa ha un look and feel che denota la qualità e l'importanza, mentre la carta sottile ha una maggiore traslucenza, può conferire un senso di economicità (o la mancanza di importanza di un documento), è più comoda per archivi e catalogazione di documenti (un maggiore quantitativo di carta può infatti essere immagazzinato nello stesso spazio) ma può essere più difficile da gestire (anche se è meno costoso).

La grammatura della carta è valutata in chili con il riferimento del peso di 500 fogli di carta da stampa non tagliata. Un rating di 20 chili è il peso medio per la carta comune, 24 chili è tipico di un titolo di alta qualità, e 32 chili è generalmente considerato cancelleria comune.

4. Consistenza

La texture, nota anche come superficie o morbidezza, si riferisce a come viene percepira la carta. A seconda di una serie di fattori (ad esempio come è realizzato, se è patinatura, la percentuale di cellulosa, se vengono utilizzati materiali riciclati), la carta può essere liscia, opaca, effetto seta oppure altri effetti ancora. La consisenza della carta ovviamente influenza come l'inchiostro o il toner si depositano e si spandono sulla carta. La regola generale è che la carta morbida è la carta per stampanti laser e inkjet, mentre le carte texture sono più adatte per le note scritte a mano e l'uso per le occasioni speciali come le partecipazioni di nozze e annunci di nascita.


Tag(s) : #cancelleria, #ufficio, #carta
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